“Io, per esempio, a tutto rinuncerei tranne a questa tazzina di caffè, presa tranquillamente qua, fuori al balcone, dopo quell’oretta di sonno che uno si è fatta dopo mangiato. E me la devo fare io stesso, con le mie mani.” (Eduardo De Filippo)

Sfidiamo chiunque visiti la nostra città a non assaggiare il famoso caffè napoletano. Impossibile.

La storia

Tante sono le leggende che si raccontano sull’origine della famosa bevanda.

Una di queste racconta che tutto ebbe origine intorno al 1600 dalle pene d’amore di un musicologo romano, Pietro della Valle che dopo aver lasciato Roma si stabilì a Napoli prima e poi in Terra Santa dove rimase 12 anni. Dalle lettere che scrisse in quel periodo, ill musicologo racconta di una specialissima bevanda detta “kahve”: un liquido profumato che veniva fuori da bricchi posti sul fuoco, e versato in piccole scodelle di porcellana, continuamente svuotate (e riempite) durante le conversazioni che seguivano il pasto. Probabile che, al suo ritorno, il giovane introdusse il kahve (caffè) a Napoli.

Tuttavia Napoli iniziò ad apprezzare l’amara bevanda solo agli inizi dell’ ‘800. Fu solo allora che la città si arricchì delle colorite grida di caffettieri ambulanti che urlavano ogni giorno il nome del santo che si festeggiava, in modo che i più sbadati ricordassero anche di fare gli auguri ad amici e parenti.

Oggi non ci sono più carrettini ambulanti, ma il caffè resta quel momento da dedicare a se stessi o ad una chiacchiera tra amici.

Ma ricordate, mai chiedere ad una napoletano il segreto per un buon caffè: tutti hanno teorie, procedimenti e trucchi per preparare la bevanda, formatisi attraverso anni di pratica e frequentazione di caffettiere e bar.

Siete temerari e volete cimentarvi nella preparazione fai da te? Non cadete nell’errore più comune di tutti: il vero caffè napoletano non si prepara con la moka ma con la cuccumella, comunemente detta “caffettiera napoletana” o semplicemente “napoletana”, abbastanza difficile da utilizzare anche per  il più abile caffettiere. Vi diamo allora qualche suggerimento per la preparazione del caffè con la napoletana, per i fedelissimi alla tradizione, e con la moka per chi si tiene al passo con i tempi.

Brevi istruzioni per preparare la napoletana:

  • calcolare 5-6 grammi di caffè per ogni tazzina. La macinatura della polvere dev’essere media, e il caffè va collocato nel serbatoio bucherellato. Avvitare sopra il filtro
  • versare l’acqua necessaria nella parte inferiore della macchina, senza superare il forellino. Inserire il serbatoio del caffè completo di filtro. Avvitare le due parti della macchina
  • mettere la napoletana (col becco all’ingiù) sul fuoco e portare l’acqua ad ebollizione
  • l’acqua bolle quando un filo di vapore esce dal forellino. A questo punto togliere la macchina dal fuoco e, afferrandola saldamente per i due manici, capovolgerla con un colpo secco…
  • … in modo che l’acqua scenda attraverso il filtro con la polvere di caffè e vada a raccogliersi nel deposito inferiore. Ci vuole qualche minuto
  • servire. Non dimenticare, poi, di lavare bene la napoletana con acqua calda e, se serve, un detergente delicato, e di asciugarla accuratamente.

 

Brevi istruzioni per preparare la moka:

 

  • riempire la base con acqua fredda fino al livello della valvola e non oltre. Inserire il filtro
  • riempire completamente il filtro di caffè macinato, ma senza pressare la polvere
  • assicurarsi che filtro e guarnizione di gomma siano al loro posto. Avvitare strettamente le due parti della moka
  • mettere la moka sul fornello. Attenzione: tenere il fuoco basso
  • togliere la moka dal fuoco subito, non appena il caffè sale. In questo modo si estraggono solo le parti più nobili del caffè
  • mescolare il caffè con un cucchiaino prima di versarlo nelle tazzine
  • sciacquare la moka con acqua calda e lasciarla asciugare perfettamente prima di riavvitarla.

 

Caffè al Bar

Se invece preferite gustare il caffè preparato da veri professionisti, ecco una lista delle migliori caffetterie di Napoli:

Buon caffè!